Un giardino verticale bifacciale ad alta visibilità, con impatto significativo e fortemente attrattivo.
Committente
Cortilia S.p.A. Società Benefit
Servizi offerti
Progettazione preliminare ed esecutiva, direzione lavori e supervisione gestione
Anno
2022
Tipologia
Verde Verticale Indoor
Cortilia è una food-tech company fondata nel 2011, leader nel mercato della spesa online sostenibile a filiera corta, che ha visto una crescita esponenziale del business negli ultimi anni.
Nel 2022 ha inaugurato il nuovo headquarter di Cassina de' Pecchi, vicino a Milano, in uno spazio multifunzionale di 50 mila metri quadrati, per potenziare i processi logistici, creare un ambiente che migliora l'esperienza lavorativa per i dipendenti, generando al contempo un impatto positivo sulle comunità locali.
Con un approccio orientato al rispetto ambientale, al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2, Cortilia ha ottenuto la certificazione B Corp per le performance negli ambiti ESG (Environment, Social, Governance) e la certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), con livello di attestazione Gold, il massimo riconoscimento per l’edilizia sostenibile.
La nuova sede è alimentata da energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili, con sistema fotovoltaico di ultima generazione in grado di generare oltre metà del fabbisogno energetico mentre la parte rimanente di energia elettrica arriva esclusivamente da fonti rinnovabili.
Gli accorgimenti strutturali adottati sono volti a efficientare i consumi energetici, compresa una gestione responsabile delle risorse idriche, garantita da un innovativo impianto di raccolta delle acque piovane.
Benessere lavorativo e piante
Il progetto per gli uffici di 1300 metri quadrati, curati da Arcoquattro Architettura, punta al massimo comfort, termico, acustico, luminoso e visivo, con grande attenzione alla tecnologia di regolazione e alla qualità dei materiali.
Gli spazi sono ampi, funzionali e flessibili per riunioni programmate, momenti di confronto, relax e ristoro, che contribuiscono a rendere piacevole e proficuo il lavoro insieme.
Come punto focale, al centro degli uffici, è stato inserito un elemento di "biophilic design", un giardino verticale bifacciale ad alta visibilità. Rivolto all'area meeting vetrata e all'elegante banco della cucina dimostrativa, con impatto significativo e fortemente attrattivo.
Secondo il concetto della biofilia, l'obiettivo è quello di trasmettere tutta l'energia rigenerativa e creativa di una benefica presenza della natura.
Su richiesta è stato inserito in un secondo tempo un cartello informativo che elenca le specie utilizzate e illustra l'attività svolta dalle piante nel purificare l’aria. Un accorgimento per soddisfare la curiosità di chi vive quotidianamente gli uffici e per aumentare la consapevolezza sull’utilità delle piante negli ambienti interni.
I 50 metri quadrati di superficie verde verticale, divisi nelle due facciate alte 4,5 metri, sono composti da 1.300 piante appartenenti a 25 diverse varietà. Le composizioni delle due facce sono volutamente differenziate per creare visioni emotivamente mirate all'uso degli spazi.
Nella sala riunioni, per aiutare il comfort e la concentrazione, si è puntato all'eleganza sobria, tra contrasti di volumi e forme sui toni del verde. Una parte alta caratterizzata da grandi fogliami di Monstera Deliciosa e Philodendron rubescens "imperial green", seguite da cascate di felci Microsorum diversifolium, Nephrolepis exaltata, Platycerium bifurcatum e da specie sempre più compatte e ordinate nella parte bassa della parete.
Sul fronte banco cucina si è scelto di giocare sui cromatismi tipici della gastronomia e delle piante alimentari, per trasmettere gioia creativa e vitalità ludica. Si è dato quindi spazio a varietà briose quali Schefflera "janine" e Philodendron scandens "brasil", al fogliame lucente di Asplenium parvatii e a quello glauco di Phlebodium aureum "blue star", ma anche a quelli più colorati di Calathea ornata, Phylodendrom rubescens "orange", Codiaeum Variegatum "Petra" e Pilea mollis "Moon Valley", urticacea, con fogliame scolpito, dal verde acido al bronzo scuro.
La tecnologia della parete verde
Per mantenere fede agli obiettivi aziendali di ottimizzare le risorse idriche si è utilizzato un sistema di verde verticale messo a punto da Paolo Pignataro con il team DivoMì (Design Vivo Milano), utilissimo ove sia importante usare il contagocce per non sprecare acqua.
Si tratta di una metodologia con dosaggio idrico pianta per pianta, che rende inutili le bagnature in eccesso per raggiungere le parti sottostanti.
Il controllo da remoto e la sensoristica aiutano a variare il dosaggio nei periodi di riscaldamento e condizionamento. Il frazionamento delle aree distributive alle diverse quote corregge il gradiente di temperatura che varia sui 5 metri di altezza dell’ambiente.
Il cuore dell’impianto di fertirrigazione e l’unità di controllo da remoto sono stati miniaturizzati e alloggiati in uno dei segmenti del banco cucina.
I moduli prefabbricati in materiale geotessile verde scuro sono dotati di tasche preformate e asole di fissaggio delle ali gocciolanti autocompensanti, esterne alla stratigrafia: in questo modo le ali sono protette dall’aggressione delle radici e facilmente ispezionabili in caso di necessità.
Le tasche contengono substrato minerale a elevata stabilità della struttura granulare, con porosità bilanciata, per trattenere umidità mantenendo il corretto arieggiamento radicale.
La struttura in acciaio inox, con bulloni filettati per l'aggancio diretto dei moduli, è stata fissata sui due lati della parete di cartongesso, appositamente dimensionata e realizzata con strati fonoassorbenti.
L'impianto illuminante, collaudato prima della posa delle piante, è stato messo a punto con la stessa linea di arredo di faretti led, svolgendo al contempo una funzione fotosintetica e scenica. Per ognuno dei due lati sono stati usati 12 faretti basculabili disposti su due livelli, per irradiare in modo efficace la superficie vegetale, con picchi indirizzati verso le specie più esigenti e le zone meno illuminate.
I proiettori, da 30 watt, 3.000 lumen, angolo 60°, 3000°K, hanno consentito di raggiungere, in tutti i punti, un'intensità utile per la fotosintesi, tra 20 e 30 µM/m²/s, misurata con sonda fotometrica PAR.